Incentrato sulla formazione pratica e teorica, il progetto Terrae Vivae stimola la comprensione delle interconnessioni tra la salute del suolo, la biodiversità e il benessere umano, offrendo una visione olistica della sostenibilità. Gli studenti sono coinvolti in progetti concreti, come l’agricoltura biologica, la permacultura, e la gestione responsabile delle risorse naturali, sviluppando competenze utili per un futuro in sintonia con la Terra. Grazie a esperienze sul campo, a contatto con esperti e attivisti, il programma mira a sensibilizzare i giovani sulla necessità di trasformare i modelli di vita per garantire un futuro ecologico e resiliente.
“Terrae Vivae si sviluppa in continuità con il progetto Biodiversità è Vita, finanziato dall’otto per mille Ubi, e con le iniziative parallele svolte in concerto con l’agenda ecologia Ubi nel corso degli ultimi tre anni. Una progettazione ambiziosa che ha coinvolto centinaia di studenti in percorsi educativi volti a promuovere la piena consapevolezza ecologica.”
(da Terrae Vivae: comunità ecologiche in transizione, di Manlio Masucci,
GATE – Il portale dell’Unione Buddhista Italiana).
Obiettivi del programma
- Conoscenza ecologica di base: Fornire agli studenti una comprensione completa di temi ecologici fondamentali, come la salute del suolo, la biodiversità dei semi, i sistemi alimentari sostenibili, la conservazione dell’acqua e la gestione forestale.
- Promozione della responsabilità ambientale e della cittadinanza attiva: Ispirare gli studenti a prendersi cura dei propri ecosistemi locali e a partecipare attivamente in pratiche sostenibili che contribuiscano alla salute e resilienza delle loro comunità.
- Sviluppo di competenze pratiche: Offrire agli studenti abilità pratiche in conservazione, agricoltura rigenerativa e gestione delle risorse attraverso attività pratiche, workshop e visite sul campo.
- Collegamento con il territorio e la comunità: Leggere il territorio per comprendere l’ambiente, la produzione di cibo e le comunità rurali. Rafforzare il legame degli studenti con i paesaggi e le culture locali, promuovendo la conoscenza delle pratiche ecologiche tradizionali e soluzioni comunitarie.
- Riflessione e pensiero critico: Stimolare gli studenti a riflettere sugli impatti globali delle problematiche ambientali locali e a pensare in modo critico a soluzioni sostenibili.
Il progetto Terrae Vivae, sostenuto dall’Agenda Ecologia dell’Unione Buddhista Italiana e realizzato in collaborazione con le scuole del territorio, offre agli studenti delle scuole superiori aderenti ai percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO), un’opportunità unica di apprendere pratiche ecologiche e sostenibili, partecipando attivamente alla creazione di comunità ecologiche.
Attività
Leggere e comprendere il territorio per il futuro delle comunità locali
Il 28 e 29 gennaio ha preso il via il programma di educazione ecologica rivolto agli studenti del Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO) del Liceo Ignazio Vian di Bracciano e Anguillara, il primo dei percorsi formativi di Terrae Vivae, la Scuola di Agroecologia Diffusa promossa da Navdanya International con il supporto dell’Agenda Ecologia dell’Unione Buddhista Italiana. Leggi tutto
Che cos’è l’agroecologia?
11 – 13 febbraio 2025 – Questa è la domanda con cui si è aperto il secondo incontro di Terrae Vivae con gli studenti e le studentesse del PCTO del liceo Ignazio Vian.
Comprendere cosa significhi “ambiente”, attraverso esercizi di osservazione e riflessione sulla nostra cultura, è stato il primo passo verso una visione olistica che mette insieme ecologia e agricoltura.
Abbiamo visto come, dagli antichi romani ai campi che si trovano attorno alla scuola, l’uomo fa parte del proprio ambiente, lo influisce e viene influenzato da esso. Abbiamo condotto una riflessione su cosa significhi, e quanto abbia cambiato, il nostro paesaggio da oltre 4000 anni, la monocultura.
La conseguenza più significativa della monocultura, ovvero la desertificazione – un tema più attuale che mai – ha dato lo spunto finale per arrivare alla soluzione delle attuali (e passate) crisi ambientali e climatiche: l’Agroecologia.
Attraverso un approccio condotto da esercizi e giochi, abbiamo capito perché gli approcci olistici sono essenziali per garantire un futuro alla nostra cultura e i nostri ecosistemi.
La monocoltura della Nocciola e gli impatti ambientali nella regione della Tuscia: un’analisi critica con gli studenti del PCTO
Nell’ incontro di Terrae Vivae del 25 febbraio con gli studenti del PCTO del Liceo Ignazio Vian di Bracciano, abbiamo affrontato un tema centrale per la sostenibilità ambientale del territorio: l’impatto della monocoltura dei noccioleti nella regione della Tuscia.
Attraverso un approccio di ricerca attiva, gli studenti sono stati divisi in gruppi per approfondire diverse prospettive: dalle conseguenze ambientali, come l’eutrofizzazione delle acque e il degrado del suolo, fino agli aspetti normativi e legali, analizzando casi concreti di azioni giuridiche e campagne di sensibilizzazione.
Abbiamo esplorato come le grandi aziende giustificano le proprie strategie di produzione e quali misure cercano di adottare per mitigare l’impatto ambientale delle monoculture intensive. Per comprendere gli strumenti a disposizione per proteggere l’ambiente e la salute, gli studenti hanno condotto una ricerca sulle normative che riguardano la tutela della biodiversità e delle risorse naturali, confrontandosi con i framework legislativi più significativi a livello europeo e internazionale.
Questa esperienza ha permesso loro di comprendere l’importanza di un’agricoltura sostenibile, che rispetti la biodiversità e il ciclo dell’acqua, e di acquisire strumenti critici per analizzare le dinamiche ambientali ed economiche che influenzano il nostro paesaggio.
Comprendere per cambiare: le capacità di analisi critica e di ricerca di fonti affidabili pongono la base per la cittadinanza attiva. Il confronto con i cambiamenti avvenuti sul territorio come conseguenza di decisioni economiche e politiche ci è servito come base per riflettere sulla partecipazione democratica dei giovani. Quali strumenti abbiamo a disposizione per comprendere i bisogni delle nostre comunità e tutelare il luogo in cui viviamo, gli esseri viventi che ci circondano, la nostra salute e le future generazioni?
Leggi anche: Noccioland, reportage di Manlio Masucci, Navdanya International, sul fenomendo dell’espansione delle monocolture intensive dei noccioleti (Terra Nuova di luglio-agosto 2020).
Per saperne di più:
Comunità ecologiche in formazione
Il programma educativo di Navdanya International promuove la conoscenza ecologica e l’agroecologia per formare comunità resilienti. Attraverso percorsi didattici e esperienze sul campo, coinvolge studenti, docenti e cittadini per rafforzare il legame tra biodiversità, cultura e sistemi alimentari, con un’educazione radicata nei territori e orientata alla sostenibilità. Leggi tutto