Home > Notizie > i nostri articoli > La rigenerazione delle comunità inizia con l’educazione alla biodiversità

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Vandana Shiva

Nel cuore della crisi ecologica e sociale che stiamo vivendo, vi è una verità semplice ma rivoluzionaria: la biodiversità è vita. Non solo la base del nostro cibo, del nostro suolo, della nostra salute, dei nostri paesaggi, delle nostre economie locali, ma anche della nostra libertà, della nostra cultura, della nostra capacità di resistere e rigenerare.

La biodiversità non è un lusso. È ciò che sostiene la resilienza degli ecosistemi, che rigenera il suolo, che nutre il nostro microbioma, che garantisce la sovranità alimentare delle comunità. Ma oggi questa biodiversità è sotto assedio. L’agricoltura industriale, con la sua dipendenza da veleni, OGM vecchi e nuovi, monocolture e brevetti sui semi, è diventata il principale motore di distruzione. Ha ridotto la diversità dei semi da centinaia di migliaia a poche varietà uniformate. Ha trasformato il cibo in una commodity, la terra in una miniera da sfruttare, i contadini in ingranaggi sacrificabili di un sistema dominato da avidità e potere.

Questa erosione della biodiversità è anche un’erosione della salute. Le diete industriali, costruite su cibo ultra-processato, impoverito di nutrienti e carico di sostanze tossiche, sono alla radice dell’epidemia globale di malattie croniche. Il cibo industriale e ultraprocessato è alla radice tanto della crisi ambientale quanto dell’epidemia di malattie croniche. Quando azzeriamo la biodiversità del nostro microbioma intestinale consumando questi alimenti, patologie croniche come diabete e tumori raggiungono proporzioni epidemiche.

Allo stesso tempo, l’uniformazione genetica delle colture ha reso i sistemi agricoli vulnerabili al cambiamento climatico. La biodiversità non è solo conservazione: è prevenzione, è nutrimento, è cura.  La crisi della biodiversità, la crisi climatica, l’emergenza alimentare e quella sanitaria rappresentano un’unica crisi di portata planetaria, perché la terra è un pianeta vivo in cui la biosfera e l’atmosfera formano un sistema profondamente integrato.

A Navdanya, in India, da oltre trent’anni seminiamo un’alternativa vivente a questo paradigma distruttivo. Abbiamo creato più di 150 banche dei semi comunitarie, salvato oltre 4.000 varietà di riso, promosso l’agroecologia basata sulla biodiversità. I contadini che adottano questo approccio rigenerano il suolo, producono più cibo nutriente, migliorano il reddito familiare e rafforzano la loro autonomia. Coltivare biodiversità è un atto di resistenza, ma anche un atto d’amore per la Terra.

Il passaggio successivo è stata la fondazione dell’Università della Terra – fondata nel 2002 in India, un centro di apprendimento basato sull’esperienza, dove giovani, contadini, studiosi e attivisti imparano a vivere la Terra non come un oggetto da sfruttare, ma come un essere vivente con cui coesistere. Dal 2023, questa visione si sta radicando anche in Italia con il programma Ecoculturae, attraverso percorsi educativi come Biodiversità è Vita e Terrae Vivae, che portano i giovani a riscoprire la relazione tra semi, suolo, paesaggi e salute. Ispirandosi all’Università della Terra, Navdanya International promuove un modello educativo che integra conoscenze scientifiche, saperi tradizionali ed esperienza pratica. L’obiettivo è rigenerare le comunità attraverso la formazione di cittadini consapevoli, capaci di agire per la valorizzazione del proprio territorio inteso come ecosistema interdipendente.

La vera educazione, infatti, non trasmette solo informazioni. Risveglia consapevolezza. Aiuta a vedere i nessi invisibili tra la fertilità del suolo e il nostro sistema immunitario, tra la diversità biologica e quella culturale, tra la salute dell’intestino e quella del pianeta. È un’educazione che rompe l’apartheid della conoscenza, che ricompone ciò che il pensiero riduzionista ha separato: corpo e Terra, cibo e salute, economia ed ecologia.

Per troppo tempo ci è stato insegnato che non esiste alternativa al sistema industriale: “There is no alternative” è stato il mantra del neoliberismo. Ma questa è la monocultura della mente – l’eredità più insidiosa del paradigma capitalistico. Schiaccia l’immaginazione, cancella la diversità, ci fa credere che l’estrazione e la violenza siano inevitabili.

Ma un’altra via è non solo possibile: esiste già. È quella che milioni di persone stanno coltivando ogni giorno, salvando semi, coltivando giardini, cucinando cibo vero, costruendo economie locali basate sulla reciprocità. È il mondo della cura, della rigenerazione, della cooperazione.

Immaginare e praticare l’agroecologia basata sulla biodiversità è un potente atto di immaginazione. Non è solo un’alternativa all’agricoltura chimica, è il progetto per un nuovo paradigma. Un paradigma che guarisce la Terra e insieme le comunità, che sostituisce la scarsità con l’abbondanza, l’uniformità con la diversità, la violenza con la cura.

Per costruire questo mondo abbiamo bisogno di fiducia. Fiducia nella capacità rigenerativa della Terra. Fiducia nei nostri corpi, nella saggezza dei nostri sensi. Fiducia nel fatto che anche i piccoli gesti – piantare un seme, condividere un pasto, sostenere un contadino – possono cambiare la storia. Con ogni seme che seminiamo ogni pianta che facciamo crescere e ogni singolo boccone che addentiamo, stiamo compiendo una scelta tra degenerazione e rigenerazione.

La biodiversità è la chiave. Non solo per la sopravvivenza, ma per una rinascita ecologica, sociale e culturale. Celebriamo la Giornata Mondiale della Biodiversità ricordando che ogni atto di rigenerazione è un atto di libertà. Ogni seme salvato è un seme di speranza.

DOMENICA 1 GIUGNO, a partire dalle 10 del mattino, Navdanya International celebrerà la Festa della Biodiversità presso il mercato contadino Articulturae di Manziana (RM). Un momento di sinergia e condivisione dei diversi percorsi educativi realizzati nel corso dell’anno con i giovani partecipanti, un’occasione per incontrare chi pratica un’agricoltura rispettosa della terra e per contribuire alla costruzione di sistemi alimentari locali rigenerativi.


Fonte: La biodiversità è vita ma è sotto attacco dell’Agroindustria, di Vandana Shiva, Presidente di Navdanya International – L’Extraterrestre, settimanale ecologista de Il Manifesto, 22 maggio 2025

Illustrazione tratta da “La biodiversità non è in vendita” – libro illustrato.