Sedici organizzazioni della società civile lanciano un appello urgente contro la deregolamentazione delle nuove tecniche genomiche (NGT/TEA) e la crescente minaccia dei brevetti sulle sementi. La proposta di regolamento europeo, che escluderebbe tracciabilità, etichettatura e valutazione del rischio per i nuovi OGM, rischia di compromettere la sovranità alimentare, la biodiversità e la sopravvivenza delle aziende agricole e dei piccoli breeder italiani.
Le organizzazioni denunciano che:
- La concentrazione del potere nelle mani di poche multinazionali sta già mettendo a rischio il mercato sementiero: quattro grandi gruppi controllano oltre il 60% del mercato globale, imponendo brevetti che limitano l’accesso alle risorse genetiche e soffocano l’innovazione locale.
- I brevetti sulle sementi e sui tratti genetici minacciano la libertà di agricoltori e breeder di conservare, riutilizzare e scambiare sementi, aumentando la dipendenza da input esterni e costosi, con particolare impatto sulle piccole e medie imprese.
- La biodiversità agricola e la resilienza agroecologica sono messe a rischio dall’espansione delle varietà brevettate e dalla limitazione dell’accesso al materiale genetico, riducendo la possibilità di sviluppare varietà adattate ai territori e ai cambiamenti climatici.
- L’assenza di obblighi di tracciabilità e pubblicazione dei metodi di identificazione facilita l’estensione abusiva dei brevetti anche su risorse genetiche già presenti in natura o frutto di selezione convenzionale, esponendo agricoltori e breeder a contenziosi e biopirateria.
- I costi di produzione agricola sono destinati ad aumentare, aggravando la sostenibilità economica delle aziende, già sotto pressione per l’aumento dei costi degli input e la volatilità dei mercati.
Le 16 organizzazioni chiedono con forza:
- Il mantenimento di regole rigorose su tracciabilità, etichettatura e valutazione del rischio per tutte le piante ottenute tramite NGT/TEA.
- Il rafforzamento delle tutele contro la brevettabilità delle risorse genetiche.
- Il sostegno a modelli di agricoltura basati sulla biodiversità, la conoscenza contadina e la sovranità alimentare.
Solo così sarà possibile difendere il diritto degli agricoltori a custodire e tramandare le sementi, garantire la diversità dei sistemi agricoli e promuovere una vera transizione agroecologica.
Fondazione Seminare il Futuro, Centro Internazionale Crocevia, ARCI, Terra!, Navdanya International, Pro Natura, Movimento Consumatori, Fairwatch, Associazione Italiana per l’Agricoltura Biodinamica, Federbio, Rete Semi Rurali, WWF, Slow Food Italia, ASCI, Altragricoltura Bio, ACU.
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