Home > Notizie > i nostri articoli > Glifosato e arsenico: un cocktail micidiale

La tossicità dei pesticidi non è data solo ed esclusivamente dai principi attivi dichiarati dalle aziende ma anche dai coformulanti, tenuti spesso nascosti o non dichiarati in fase di autorizzazione e commercializzazione.

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A lanciare l’allarme il professor Gilles-Eric Séralini dell’Università francese di Caen che ha, pubblicato sulla rivista scientifica “Toxicology reports”, il suo ultimo studio in cui si dimostra che gli erbicidi a base di glifosato contengono metalli pesanti, come l’arsenico. Si tratta di coformulanti che non vengono dichiarati o dichiarati “inerti” e coperti da segreto industriale dalle aziende produttrici, nonostante la loro comprovata tossicità: testati su cellule umane, i coformulanti, composti da residui del petrolio, risultano avere un effetto molto dannoso in quanto si comportano da interferenti endocrini.

Lo studio del professor Seralini conferma quanto già denunciato da Navdanya e da molte organizzazioni della società civile al recente tribunale Monsanto e in successive occasioni: i processi di regolamentazione sono tutt’altro che trasparenti e democratici, le grandi aziende dell’agribusiness hanno la possibilità e la capacità di intervenire nei processi decisionali della politica e degli enti deputati al controllo. Conseguentemente, i rischi per la salute dei consumatori e dei lavoratori sono altissimi. Proprio in occasione del tribunale Monsanto, Navdanya International aveva realizzato un’intervista con il professor Seralini in cui si anticipavano i risultati dello studio ora pubblicato.

Il glifosato fu brevettato come erbicida presso le autorità competenti dalla Monsanto Company nel 1974. Gli erbicidi in commercio non contengono mai esclusivamente glifosato che viene miscelato insieme ad altre sostanze chimiche nei prodotti commerciali. Gli erbicidi a base di glifosato sono i più utilizzati nel mondo e, in particolare dal 1995, i più utilizzati nelle colture ogm. Gli ogm come il mais e la soia, sono coltivazioni transgeniche destinate anche all’alimentazione umana ed animale. La maggior parte di queste colture vengono modificate geneticamente per tollerare erbicidi a base di glifosato come il RoundUp (l’erbicida prodotto dalla Monsanto), per cui, alti livelli di residui di glifosato ed altri componenti entrano nella catena alimentare.

Gilles-Eric Séralini ha affermato quanto segue: “Richiediamo che le formule dei pesticidi vengano immediatamente rese pubbliche, insieme a qualsiasi test sanitario sia stato fatto su di essi. I livelli “accettabili” di residui di glifosato in alimenti e bevande dovrebbero essere immediatamente divisi per un fattore di almeno 1000 volte, a causa dei veleni nascosti in questi preparati chimici. Gli erbicidi a base di glifosato dovrebbero essere vietati”.

Vandana Shiva, scienziata e ambientalista, ha dichiarato: “Il Dr Gilles-Eric Seralini è stato il primo scienziato a fare uno studio approfondito della durata di 2 anni sul glifosato e sugli Ogm, mostrando l’impatto su organi vitali come reni e denunciando la cancerogenicità di questi agrotossici. La Monsanto ha ripetutamente attaccato il dott. Seralini come confermato dalle rivelazioni contenute nei Monsanto Papers. I procedimenti legali hanno stabilito le alte credenziali del dott. Seralini come scienziato indipendente e le frodi scientifiche perpetrate dalla Monsanto. Il dott. Seralini ha presentato nuove scoperte che forniscono prove scientifiche che i coformulanti all’interno degli erbicidi contengono metalli pesanti tossici come l’arsenico.”


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