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Navdanya International è stata creata in Italia nel 2011 allo scopo di sostenere la missione di Navdanya a livello internazionale. Fra gli obiettivi dell’organizzazione, ci sono la protezione della natura e della biodiversità, la difesa delle culture e delle conoscenze indigene e tradizionali, la difesa del diritto dei consumatori ad un’alimentazione sana e libera da veleni, la tutela del diritto degli agricoltori e dei cittadini comuni di conservare, scambiare, coltivare e selezionare liberamente i semi. In un momento in cui ci troviamo di fronte a un collasso ecologico, economico e sociale, in cui le sfide e le crisi che affrontiamo sono sempre più interconnesse e profonde, è indispensabile un approccio coordinato e un potenziamento delle molteplici risposte locali.

Il lavoro di Navdanya International ha saputo coniugare attività di ricerca all’avanguardia e attivismo creativo per rispondere al controllo corporativo brutale e antidemocratico che minaccia il nostro pianeta, la nostra vita, la nostra ricchezza, la nostra libertà. . Esplorando il contesto dei nostri sistemi alimentari e le sue connessioni con il suolo, la resilienza al clima, la biodiversità, l’equità e la giustizia sociale, puntiamo a creare cambiamenti a livello sistemico.

Navdanya International è stata in grado di unire i movimenti per la libertà dei semi e del cibo e i diversi gruppi e organizzazioni impegnati in vari campi: dalla conservazione delle sementi, alla resistenza nei confronti di leggi ingiuste che criminalizzano lo scambio e la conservazione dei semi locali e tradizionali, alla promozione e pratica dell’agricoltura ecologica.

Per raggiungere i nostri obiettivi e per sostenere le nostre attività di mobilitazione, il nostro lavoro comporta:

Conservazione della biodiversità

Negli ultimi 30 anni Navdanya ha creato oltre 124 banche comunitarie di semi in 22 stati dell’India. Nel 2012 Navdanya International ha lanciato il Movimento Globale per la Libertà dei semi, che è cresciuto fino a diventare una comunità globale molto forte e vibrante, che continua ad espandersi attraverso la proliferazione di centinaia di gruppi e reti locali in tutto il mondo.

Formazione

Attraverso workshop e conferenze, lavoriamo a più livelli per promuovere e rafforzare le reti che si occupano di sementi e agroecologia, i progetti di economia alimentare locale, la partecipazione attiva nel contrastare leggi ingiuste e l’appropriazione e il controllo del nostre cibo e della nostra salute da parte delle multinazionali.

Mobilitazione

In stretta collaborazione con i nostri partner, lavoriamo per rafforzare le alleanze e le coalizioni tra i movimenti, anche attraverso tour di mobilitazione, creando convergenze e opportunità per una partecipazione ampia e inclusiva.

Attività politica e di sensibilizzazione, comunicazione e campagne

La comunicazione è uno dei principali obiettivi della nostra azione di sensibilizzazione attraverso conferenze stampa, diffusione dei nostri articoli e video attraverso i nostri siti web, newsletter e piattaforme social media, che comprendono le “chiamate all’azione”, volte a promuovere un dialogo proficuo per il cambiamento tra le istituzioni, il settore privato e i vari stakeholder della società civile.

Ricerca e pubblicazioni

Attraverso la nostra attività di  ricerche e le nostre pubblicazioni ci proponiamo di accrescere la consapevolezza della società civile sull’interconnessione tra numerose crisi che affrontiamo e il loro legame con i nostri sistemi alimentari. Il cambiamento climatico, l’accesso al cibo, la democrazia, il collasso degli ecosistemi: dai semi, alla terra, alla biodiversità e alla resilienza climatica, basata su equità e giustizia sociale, e, soprattutto, alla libertà di coltivare i propri semi per la sovranità alimentare.  Il nostro obiettivo è quello di evidenziare e chiarire la netta demarcazione tra, da un lato, l’imperativo di salvaguardare questi precetti fondamentali che possono garantire un futuro prospero e sano, e dall’altro, la tenace determinazione delle imprese multinazionali a prendere il controllo della nostra alimentazione, della nostra salute e libertà, minando e indebolendo le basi della democrazia economica ed ecologica.