Home > Eventi > Celebrando la Biodiversità alla fattoria di Navdanya

Dal 2 all’8 di ottobre abbiamo celebrato la Biodiversità a Navdanya, un atto di resistenza visto il contesto in cui si trova l’India a causa della crisi e delle proteste degli agricoltori, dove le multinazionali si appropriano del mercato alimentare, in un attacco alla diversità, alla libertà, alla democrazia e alla pace.


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Subito dopo la fine del corso A-Z su Biodiversità, Agroecologia e Sistemi alimentari biologici presso l’Università della Terra di Navdanya, le celebrazioni hanno avuto inizio il 2 e 3 ottobre con il Festival della Biodiversità delle Donne, dove donne diverse da ogni parte dell’India e del mondo hanno piantato semi di libertà e giardini di speranza, oltre a lanciare la Campagna “Our Bread, Our Freedom” (il nostro pane, la nostra libertà), cucinando la diversità di vari pani e piatti tradizionali dei rispettivi territori.

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Il 6 ottobre si è svolto il raduno degli agricoltori della rete di Navdanya, Vasundhara. Le donne e i piccoli agricoltori provenienti da tutta l’India hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con esperti internazionali e rappresentanti dei movimenti della società civile per discutere di sovranità alimentare e dei semi e di metodi e programmi di agricoltura biologica e biodiversa per creare benessere e solidarietà nelle nostre comunità. “Gli agricoltori non sono produttori di materie prime nutrizionalmente vuote e tossiche”, ha detto Vandana Shiva, “Gli agricoltori si prendono cura della Terra, per questo Vasundhara, che significa Terra, è la loro casa”.

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Dal 4 al 6 ottobre si è tenuto il Congresso Internazionale sulla Biodiversità presso il Forest Research Institute di Dehradun, organizzato da Navdanya insieme a vari partner nazionali e internazionali. Un congresso di 3 giorni dedicato alla Biodiversità, dal livello scientifico-istituzionale alla presenza dei bambini, che si sono uniti ad eminenti scienziati di tutto il mondo. Il tema del congresso era: “verso una civiltà ecologica”, Vasudhaiva Kutumbakam, la Famiglia della Terra. In collaborazione con Pawan Kumar Chamling, il primo ministro del Sikkim, Navdanya ha inoltre lanciato il movimento per un’Himalaya Biologico e Biodiveso. Il primo ministro del Sikkim è stato in seguito insignito del Future Policy Award 2018 – premio organizzato dal World Future Council, dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) e da IFOAM Organics International – a Roma durante le celebrazioni della Giornata Mondiale dell’Alimentazione il 15 e 16 ottobre 2018. Anche Vandana Shiva fa parte della giuria di esperti, che ha pemiato le migliori politiche al mondo per l’agroecologia. Si è inoltre tenuta una conferenza stampa, organizzata da Navdanya International, presso la Camera dei Deputati.

Durante il congresso, alcune sciarpe di cotone, prodotte da donne e dagli agricoltori del programma Fibers of Freedom (Fibre di Libertà) di Navdanya sono state donate a Shri Balmiki Prasad Singh, ex Governatore, Sikkim, ex Segretario per l’Ambiente e Shri Trivendra Singh Rawat, Onorevole Primo Ministro dell’Uttarakhand. Sono state inoltre presentate cinque importanti pubblicazioni tra cui “Biodiversità, Agroecologia, Agricoltura Biologica Rigenerativa: le Soluzioni sostenibili alla fame, la povertà e il cambiamento climatico“, a cura di Vandana Shiva e Andre Leu; “Origins: The Corporate War on Nature and Culture” scritto da Vandana Shiva.

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Il 7 e l’8 ottobre l’Università della Terra di Navdanya ha ospitato un incontro internazionale sull’Agricoltura Rigenerativa e l’Assemblea Generale Regeneration International. L’evento ha incluso un tour della fattoria di Navdanya e della sua banca dei semi, presentato da Drona Chetri e Neha Raj Singh – coordinatori di corsi e programmi – che hanno illustrato la storia, il lavoro, la visione e le attività di Navdanya, inclusi gli “Earth Journeys” (Viaggi della Terra), che Navdanya propone attraverso le diverse regioni dell’India per mostrare la diversità che è stata costruita in 30 anni di lavoro con gli agricoltori e le comunità. Durante l’incontro nell’aula della Earth University, sono stati discussi vari aspetti del movimento per l’agricoltura rigenerativa, grazie ai contributi di Ronnie Cummins, fondatore e direttore dell’Organic Consumers Association e co-fondatore di Regeneration International, Christine Von Weizsacker, una delle fondatrici di Diverse Women for Diversity e Vandana Shiva, fondatrice di Navdanya – tra gli altri.

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Come ha sottolineato Vandana Shiva alla fine della serie di eventi: “Il problema principale che è emerso da queste intense giornate è che abbiamo bisogno di una transizione:  dalle mega-aziende che controllano la produzione e il mercato del cibo, al cibo nelle mani delle donne, le quali possono insegnarci come essere cittadini planetari prendendoci cura di questa Terra. Abbiamo imparato che il paradigma meccanicistico riduzionista ha limitato i nostri modi di pensare e la nostra creatività e intelligenza, creando monocolture, fame e scarsità di risorse. Il paradigma ideologico meccanicista e militarizzato si traduce in violenza verso il pianeta e le persone. Un miliardo di persone soffrono la fame e altri 3 miliardi soffrono a causa di malattie croniche legate al cibo industriale, tossico e di pessima qualità. Abbiamo anche visto come l’avidità di denaro e risorse abbia creato scarsità per il 99% della popolazione mondiale, concentrando la ricchezza nelle mani dell’1%, che ha come unico obiettivo l’accumulo di ricchezze. Questo è l’unico pianeta vivente che abbiamo. Distruggerlo e fuggire non è un comportamento umanamente responsabile, è essere violenti contro la terra, violenti contro il futuro”.

 Celebrare la Biodiversità è celebrare la vita, la sua abbondanza, la sua resilienza. E’ celebrare la nostra appartenenza alla Comunità della Terra. La biodiversità tesse la rete della vita: dalle foreste agli oceani, dalle nostre fattorie alle nostre tavole, al nostro organismo. Fornisce alternative al carbonio fossile e allo sconvolgimento climatico che sta causando. Attraverso la Biodiversità possiamo costruire una civiltà ecologica.