Home > Eventi > “Stop BAYER-MONSANTO” in Germania

In occasione dell’assemblea generale annuale degli azionisti della BAYER, prevista per il 25 maggio presso WCCB di Bonn, molteplici eventi e manifestazioni di protesta hanno avuto luogo negli stessi giorni, insieme alla richiesta alle istituzioni di iniziare un percorso concreto per uscire dalla trappola dei pesticidi.

La serie di eventi è iniziata il 19 maggio a Düsseldorf con la “Marcia contro Monsanto, Bayer e BASF”.

A Bonn, il 24 maggio si è tenuta una conferenza stampa con ospiti internazionali, organizzata da IFOAM – Organics International in collaborazione con Coalition Against BAYER-Dangers e Navdanya International. Gli stessi ospiti sono stati protagonisti di una conferenza che si è svolta la sera stessa presso il Brückenforum.

Dr. Vandana Shiva (India), ecologista, attivista, presidente di Navdanya International, ha parlato dell’importanza della resistenza popolare alla presa di potere del “Cartello dei Veleni”, comprese le fusioni dei giganti dell’agribusiness, e di quali siano le azioni possibili per creare sistemi agricoli e alimentari alternativi: “Una dopo l’altra, le commissioni antitrust dei paesi de mondo stanno autorizzando la fusione di Bayer con Monsanto. Ovviamente i governi non sono pronti ad opporsi agli interessi delle grandi multinazionali. E’ imperativo dunque che sia la popolazione a continuare ad opporsi allo strapotere dell’agroindustria e a promuovere e praticare un’agricoltura ecologica e sostenibile“.

Alan Tygel, attivista e coordinatore della campagna nazionale contro i veleni agricoli in Brasile, ha descritto la situazione in Brasile e ha parlato della resistenza agli agrochimici in America Latina: “Il Brasile è diventato la pattumiera d’Europa per quanto riguarda i veleni che si usano in agricoltura. Qualsiasi prodotto che qui non può essere utilizzato o che è vietato vene mandato da noi attaverso l’Atlantico. In cambio noi esportiamo – specialmente verso la stessa Europa – cibo contaminato da residui chimici. Gli avvelenatori fanno enormi profitti, mentre noi in Brasile subiamo l’inquinamento, le malattie e enormi violazioni dei diritti umani“.

Al dibattito hanno inltre partecipato Jan Pehrke, del Consiglio Direttivo di Coordination against BAYER dangers, e Harald Ebner (Bündnis 90 / The Greens), membro del Bundestag, esperto in pesticidi e OGM, che hanno sia parlato agli attivisti convenuti alla manifestazione del 25 maggio svoltasi di fronte all’edificio WCCB, sia rilasciato le proprie dichiarazioni durante il meeting degli azionisti di Bayer. Harald Ebner ha detto: “Ci troviamo di fronte ad un’ecatombe di insetti, abbiamo i nitrati nelle nostre falde acquifere, coltiviamo monocolture anzichè diversità. E’ chiaro che dobbiamo cambiare direzione in agricotura, verso soluzioni ecologiche che possano garantire un futuro alle generazioni che verranno. Ciò che invece questa fusione tra Bayer e Monsanto ci porterà, è un aumento nell’uso dei pesticidi, altri ogm e altre aggressioni contro le leggi che proteggono l’ambiente e la salute“.

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Più di trenta diversi attivisti hanno esposto le proprie critiche durante il meeting annuale degli azionisti di Bayer, grazie al coordinamento di CBG.

Essi hanno mostrato chiaramente agli azionisti che l’opposizione da parte della società civile non si fermerà, nonostante la fusione si stia per finalizzare definitivamente. Secondo Jan Pehrke: “Dagli apicultori ai piccoli agricoltori biologici, fino a leader del movimento amnientalista come Vandana Shiva, oggi a Bonn l’opposizione trasversale alla fusione è stata rappresentata. Siamo coscienti del fatto che l’unico modo in cui Bayer possa fare gli interessi dei propri grandi azionisti come Black Rock e simili, sia di vendere sempre più agrotossici e ogm, senza considerare il rischio a cui mette la sicurezza alimentare mondiale creando un monopolio. Perciò noi continueremo a resistere e certamente saremo qui anche l’anno prossimo“.