Un progetto per il futuro delle giovani generazioni e della biodiversità locale
Promosso da Navdanya International e finanziato grazie al contributo dell’8×1000 dell’Unione Buddhista Italiana, il progetto mira a educare le nuove generazioni, preservare la biodiversità e promuovere modelli agroalimentari ecologici, giusti e sostenibili, valorizzando il territorio della Tuscia e le sue tradizioni.
Contesto
Il progetto nasce nel territorio della Tuscia, una regione caratterizzata da un ricco patrimonio ambientale, storico e culturale. Questo territorio, abitato fin dalla preistoria per la sua fertilità, abbondanza di acqua e varietà di ecosistemi, rappresenta un esempio significativo di coesistenza tra uomo e natura.
Tra le sue risorse naturali, il lago di Bracciano si distingue per la straordinaria biodiversità: ospita 17 specie vegetali, corrispondenti a un terzo di quelle presenti in Europa, e una fauna unica, strettamente legata agli ecosistemi lacustri. Tuttavia, questa ricchezza è oggi minacciata da pratiche agricole intensive e dall’inquinamento, come già accaduto al vicino lago di Vico.
Con l’avvento dell’agricoltura industriale, il territorio ha subito un profondo cambiamento: la diffusione delle monocolture, come quella delle nocciole, ha portato al degrado dei suoli, all’erosione della biodiversità e alla scomparsa delle piccole realtà contadine. Questi cambiamenti non hanno solo un impatto ambientale, ma anche culturale ed economico, poiché compromettono il patrimonio di conoscenze locali legato al territorio.
Ciò comporta la progressiva scomparsa di culture del cibo antiche e millenarie, che hanno elaborato nel tempo espressioni complesse della cultura, del territorio e dell’identità, attraverso rapporti sinergici tra l’agricoltura, gli animali, la biodiversità selvatica, il paesaggio e le comunità umane.
Il progetto “Agroecologia è Vita” si inserisce in continuità con il percorso avviato nel 2023 con “La Biodiversità è Vita”, anch’esso co-finanziato dall’Unione Buddhista Italiana. Questa prima esperienza, rivolta ai giovani tra i 13 e i 18 anni, ha ottenuto un’ampia partecipazione e il sostegno della cittadinanza locale, delle istituzioni, della rete di produttori, educatori e altri attori territoriali. Il nuovo progetto ne amplia la portata, rafforzando il ruolo delle giovani generazioni nella promozione di sistemi agroalimentari ecologici e nella tutela del territorio.
Attività
Come si producono le uova, e cosa c’entra la biodiversità?
19 febbraio 2025 – Attraverso la decostruzione dei propri piatti preferiti, i giovani partecipanti al progetto “Agroecologia è vita” hanno iniziato un percorso di riflessione sulla differenza tra produzione industriale e ecologica del cibo.
Questa riflessione ci ha portato alla Fattoria Biologica “Le Bricchiette”, azienda agricola storica del territorio di Bracciano.
Partendo dalla domanda “cosa significa per noi il biologico” abbiamo visitato l’azienda per comprendere il significato di una produzione equa, a livello ecologico, sociale ed etico. La titolare, Elena, trasmette un messaggio chiaro attraverso le sue coltivazioni: ogni elemento dell’ecosistema è utile al suo equilibrio e alla produzione di cibo sano, perciò la biodiversità è l’ingrediente principale per la produzione alimentare ecologica.
Comprendendo che ogni parte dell’azienda agricola è vivente, e ha uno scopo, i giovani hanno trovato un accesso alla produzione agroecologia attraverso l’empatia. Abbiamo concluso l’attività con una riflessione finale sul ruolo della biodiversità.