Lo scorso 28 luglio ha avuto luogo il V° Workshop Nazionale sulla Salute Globale. L’evento dal titolo “Sardegna Terra Viva/Sardigna Terra Bia”, si è svolto nell’Isola sarda ed è stato organizzato da ISDE Italia e ISDE Sardegna, in collaborazione con Navdanya International.
La confernza è stata aperta da un intervento di Vincenzo Migaleddu, referente di ISDE Sardegna su “Le criticità ambientali, sociali e sanitarie della Sardegna”. Poi Vandana Shiva ha affrontato il tema: “Manifesto Terra Viva: da una economia lineare di consumo ad una economia circolare delle risorse”.
All’evento erano invitate a partecipare le istituzioni locali, le associazioni, i comitati e i cittadini tutti. Risultato: più di 1000 persone presenti all’incontro al centro servizi presso il nuraghe Losa di Abbasanta (OR) e oltre 2500 contatti che hanno seguito l’evento via streaming. L’evento si è concluso con gli interventi di alcuni sindaci e la proposta di creare un laboratorio sociale partecipato partendo dal manifesto “Sardigna Terra Bia/Sardegna Terra Viva” per passare da una economia lineare di consumo ad una economia circolare delle risorse. Proprio per questo gli intervenuti alla manifestazione hanno stilato una lettera che invita all’azione e che è stata firmata oltre che dalla stessa Vandana Shiva, anche da Vincenzo Migaleddu, referente sardo dei Medici per l’Ambiente e da Roberto Romizi, Presidente ISDE Italia.
Dalla lettera emerge che “il Popolo sardo chiede con decisione un cambiamento, è consapevole di avere la fortuna di abitare una terra ancora ricca di biodiversità, nonostante i danni già subiti, che può essere ancora sottratta ai poteri forti, per diventare un giardino dove l’uomo e la terra ritrovano l’armonia perduta e riprendono un rapporto interrotto con violenza diversi anni fa. Il paradigma economico proposto fino al secolo scorso, basato sull’estrazione lineare a senso unico delle ricchezze e delle risorse offerte dalla natura e dalla società dell’Isola, ha già messo in pericolo la resistenza, la stabilità dei territori e delle comunità. Serve riflettere su come promuovere azioni che riconcilino le attività produttive con i cicli della natura e con la salute e il benessere anche sociale delle popolazioni, evitando che prevalgano interessi finanziari e speculativi di grandi gruppi. È necessaria una rivoluzione culturale e sociale che, anche tramite nuove forme di partecipazione tra cittadini e istituzioni, favorisca una transizione dall’attuale economia lineare di consumo delle risorse verso un’economia circolare (…)”
In particolare poi occorrerebbe “una capillare opera di bonifica dei siti inquinati, affinché questi territori vengano restituiti alle comunità senza pericolo per la loro salute e perché li abitino in sicurezza. Chiediamo di impiegare le risorse per risanare la nostra terra malata, sotto il controllo di un Comitato di Garanti, così da creare occasione di occupazione per molti e non di affari per pochi”. Servirebbe “un nuovo Piano Energetico Ambientale Regionale in relazione alle reali necessità della nostra comunità, che punti alla dismissione degli impianti a combustione e sia indirizzato al risparmio energetico e alla produzione energetica sostenibile da fonti rinnovabili (…) che preveda la sospensione dei progetti di realizzazione di nuovi inceneritori in Sardegna, la graduale dismissione di quelli esistenti e la possibilità di chiudere il ciclo dei rifiuti ricorrendo a tecnologie alternative che puntino al recupero, riciclo e riuso, massimizzando la raccolta differenziata, con l’obiettivo di avvicinarsi al traguardo dei Rifiuti Zero”.
Un Piano, quello dei partecipanti al workshop davvero ambizioso e significativo che se attuato porterebbe sicuramente giovamento all’ambiente sardo, alla salute degli abitanti dell’Isola, ma fungerebbe anche da esempio per tutte quelle comunità che vogliono dire basta all’uso scellerato delle risorse che la Natura ci offre, ascoltando i richiami e le richieste della nostra Madre Terra.
SARDEGNA TERRA VIVA – Lettera aperta alla società sarda
SARDIGNA TERRA BIA – Lìtera aberta a sa sotziedade sarda
SARDINIA TERRA VIVA – Open letter to the Sardinian society
Manifesto TERRA VIVA. Il nostro suolo, i nostri beni comuni, il nostro Futuro
“I prefer to be a barbarian because this civilization that kills is not civilization” #FOOD #WATER #SOIL #Sardinia pic.twitter.com/ImVrjWR9Un
— Neko Malaika (@NekoMalaika) July 28, 2015