Di Manlio Masucci – Navdanya International – GATE, Il portale dell’Unione Buddhista Italiana, 24 gennaio 2025| Fonte
Attivare percorsi di ecoliteracy partendo dai giovani per coinvolgere progressivamente docenti, operatori del settore agroalimentare e amministratori pubblici. In una parola, offrire alle comunità la possibilità di formazione teorica ed esperienziale su quelle che sono le principali questioni ambientali fornendo loro strumenti di advocacy per una gestione ecologica delle risorse pubbliche e private. Il 28 gennaio prende allora avvio Terrae Vivae, la Scuola di agroecologia diffusa ideata da Navdanya International con il supporto dell’agenda ecologia di Ubi. Attraverso la condivisione di esperienze e conoscenze, il progetto intende sviluppare una rete di apprendimento capace di collegare comunità locali a iniziative globali e di sperimentare soluzioni territoriali e al tempo stesso universali. Un programma educativo innovativo nato per affrontare le crescenti sfide ambientali e sociali del nostro tempo e ispirato ai principi dell’Università della Terra di Navdanya in India fondata da Vandana Shiva.
In un contesto globale dominato da un paradigma industriale monopolistico basato sull’uso intensivo di pesticidi, sull’imposizione di OGM e di cibo artificiale e ultraprocessato, la biodiversità agraria, la sovranità alimentare e la resilienza delle comunità locali sono a serio rischio. Basandosi sulla letteratura scientifica e sull’ausilio dei maggiori esperti del settore, Terrae Vivae intende dimostrare, teoricamente e praticamente, come un altro paradigma ambientale sia possibile e come il modello produttivo agroecologico-rigenerativo non solo sia sostenibile ma anche più conveniente da un punto di vista economico. Biologi, agronomi, medici, nutrizionisti, genetisti, imprenditori agricoli e giornalisti ed altri esperti condurranno i corsi di una scuola che intende puntare all’alta formazione.
Terrae Vivae si sviluppa in continuità con il progetto Biodiversità è Vita, finanziato dall’otto per mille Ubi, e con le iniziative parallele svolte in concerto con l’agenda ecologia Ubi nel corso degli ultimi tre anni. Una progettazione ambiziosa che ha coinvolto centinaia di studenti in percorsi educativi volti a promuovere la piena consapevolezza ecologica. Un segnale concreto di questa continuità è rappresentato dagli oltre 40 giovani dell’area del lago di Bracciano, in provincia di Roma, che, dopo aver partecipato al progetto Biodiversità è Vita, hanno deciso di prendere parte al primo corso.
La Scuola si pone l’obiettivo a medio termine di formare cittadini consapevoli, capaci di comprendere le sfide globali e di agire localmente per affrontarle. I programmi mirano a promuovere un cambiamento culturale e sociale attraverso la costruzione di una rete di conoscenze e competenze orientate alla valorizzazione dell’agroecologia. Rafforzare il legame tra cultura, ambiente e comunità, stimolare un cambiamento culturale verso sistemi alimentari locali e sostenibili: i partecipanti sviluppano competenze critiche e tecniche per affrontare le sfide ambientali generando un effetto moltiplicatore che intende promuovere un cambiamento culturale e sociale.
Il modello didattico di Terrae Vivae si distingue per un approccio olistico, che integra conoscenze tecniche con una profonda comprensione delle implicazioni politiche, sociali e culturali dell’ecologia offrendo una prospettiva globale e interconnessa. I moduli teorici analizzano i sistemi alimentari globali e locali, l’impatto dei cambiamenti climatici, la sovranità alimentare, la biodiversità e diritti della natura offrendo strumenti per incentivare la partecipazione democratica e la cittadinanza attiva.. I workshop pratici si focalizzano sull’orticoltura, sulla rotazione delle colture, sul riconoscimento delle erbe spontanee. I partecipanti apprendono anche tecniche per la produzione alimentare sostenibile, come la lavorazione di formaggi e conserve, la panificazione con grani antichi. Le lezioni si svolgeranno in buona parte presso aziende agroecologiche locali per favorire l’osservazione diretta degli ecosistemi e la partecipazione alle attività degli agricoltori.
Come annunciato durante l’evento del 30 maggio 2024 al Cinema Troisi di Roma, alla presenza di Vandana Shiva e di Silvia Francescon, responsabile dell’agenda ecologia dell’Ubi, Navdanya International intende ampliare il raggio d’azione della Scuola, estendendo il programma a livello regionale, nazionale e internazionale. La produzione e la diffusione dei materiali didattici e multimediali, che avverrà attraverso partnership strategiche su tutto il territorio nazionale, intende ampliare ulteriormente la portata del progetto e favorire la replicabilità del modello formativo. L’obiettivo a lungo termine di Terrae Vivae è quello di favorire la creazione di una rete di comunità ecologiche interconnesse, capaci di affrontare le sfide ambientali attraverso la cooperazione, lo scambio di buone pratiche e la condivisione di esperienze.
Riferimenti:
Progetto di Educazione Ecologica Terrae Vivae
Terrae Vivae è un percorso formativo che guida studenti, docenti e comunità nella scoperta delle connessioni tra natura, biodiversità e sistemi alimentari. Attraverso attività pratiche, mappature e osservazione del territorio, il progetto promuove una comprensione critica delle sfide ecologiche e sociali, fornendo strumenti per la transizione verso modelli sostenibili.
Ecoculturae – Comunità ecologiche in formazione
Ecoculturae è il programma educativo di Navdanya International che promuove la conoscenza ecologica e l’agroecologia per formare comunità resilienti. Attraverso percorsi didattici e esperienze sul campo, coinvolge studenti, docenti e cittadini per rafforzare il legame tra biodiversità, cultura e sistemi alimentari, con un’educazione radicata nei territori e orientata alla sostenibilità.