Di Isabella Troisi – L’Extraterrestre, settimanale ecologista de Il Manifesto, 9 settembre 2021 | Fonte
Nelle giornate del 17 e 18 Settembre la città di Firenze ospiterà a Palazzo vecchio il G20 Agricoltura: un summit i cui stati membri rappresentano nientemeno che il 90% del Pil mondiale, il 60% dei terreni coltivabili e l’80% del commercio mondiale di prodotti agricoli. I temi di discussione, individuati come prioritari dalla presidenza italiana del G20, e approvati dagli altri stati membri, saranno: sostenibilità e resilienza dei sistemi agroalimentari, contributo del G20 all’agricoltura dei paesi in ritardo rispetto all’obiettivo fame zero e contributo del G20 al dibattito per il futuro vertice dell’Onu. Il vertice di Firenze, dopo quello estivo su Ambiente, clima ed energia tenutosi a Napoli, è uno dei numerosi eventi che si susseguiranno nell’autunno e che vedranno all’ordine del giorno la crisi ecologica e climatica. L’appuntamento successivo, sempre in Italia, sarà la Conferenza Preparatoria Pre-Cop26 di Milano dal 30 settembre al 2 Ottobre, in vista della Cop26 di Glasgow (1-12 Novembre).
Attorno a questi grandi summit, in cui si discute delle sorti dei vari settori economici e dell’ambiente, si stanno delineando numerose iniziative di contestazione, accomunate dalla denuncia di inconsistenza e falsità che si celano dietro le promesse di transizione ecologica, resilienza e sostenibilità. L’ultimo report rilasciato in estate dal primo gruppo di lavoro dell’IPCC Climate change 2021: the physical science basis prospetta uno scenario globale talmente allarmante che la lentezza e l’inefficienza dei governi internazionali nell’affrontare l’emergenza non possono essere ritenuti accettabili.
A Firenze, il movimento contadino Genuino Clandestino ha lanciato un appello «ai popoli della terra, alle organizzazioni contadine nazionali ed internazionali, a tutte le persone che lottano sul posto di lavoro, nelle città, nelle province, al mare o in montagna, ai movimenti ecologisti e a tutti i comitati di lotta contro le devastazioni ambientali, per l’acqua, i boschi, i campi e le montagne, a coloro che non voltano lo sguardo di fronte alle ingiustizie, alla carovana zapatista por la vida…» per partecipare ad un contro-G20, contadino e popolare, chiamato La Semina. Inizierà il 18 settembre, con una mobilitazione nazionale che vedrà movimenti ecologisti e contadini uniti in una grande Marcia per la Terra, che dal centro di Firenze si dirigerà verso la Fattoria senza padroni di Mondeggi Bene Comune: un territorio liberato dall’agricoltura industriale, luogo di sperimentazione agroecologica e comunitaria di cura della terra (partenza alle 14 da Piazza Poggi).
Sarà una manifestazione di denuncia verso le responsabilità ecologiche e sociali dell’agroindustria, ma anche di riaffermazione dei movimenti che costruiscono l’alternativa all’agricoltura chimica e alla Gdo. Per questo la marcia darà simbolicamente le spalle alla città, dove i ministri di alcuni dei paesi più influenti parleranno della loro agricoltura, per dirigersi simbolicamente verso nuovi modi di intendere il cibo, le relazioni, la vita su questo pianeta. La mobilitazione continuerà il giorno seguente nelle terre di Mondeggi, dove a partire dalla mattina si terranno incontri e dibattiti su agroecologia, autodeterminazione alimentare e resistenze contadine.