Il giorno 30 giugno 2019, Navdanya International è stata presente al Festival di Agricoltura Eroica e Turismo rurale organizzato da Res Ciociaria presso Castro dei Volsci. Il “Convegno Città e Campagna, una nuova alleanza per sostenere l’agricoltura eroica” ha dato l’opportunità a Navdanya di sottolineare come sempre più cittadini siano più consapevoli dell’impatto negativo sulla salute dei veleni e delle sostanze agrotossiche presenti negli alimenti. Una cittadinanza impegnata e informata e comunità attive sono la chiave per esercitare pressioni sui governi e con un’organizzazione efficace e la costruzione di alleanze sono in grado di promuovere/creare con successo un sistema alimentare in armonia con il pianeta e le persone.
La diversità dai campi alla tavola – ha spiegato Manlio Masucci – è diventata un imperativo per la sostenibilità, per il rinnovamento del nostro mondo naturale e sociale, per la giustizia, la salute del pianeta e delle persone, perché gli agricoltori abbiano adeguati ed equi sistemi di sussistenza, costi reali e prezzi reali, ed un cibo sicuro, nutriente e giusto per tutti. Il Manifesto Food for Health dimostra che la salute è un continuum, dal suolo, alle piante nei nostri campi, ai nostri piatti e al nostro sistema digestivo. “La nostra visione per il 2050 è di avere diversità in ogni luogo, dalle piccole fattore, agli orti, nelle aree urbane, in modo da invertire la tendenza dominante che sta desertificando i suoli, il nostro sistema digestivo e sta creando “deserti alimentari”.
Serve allora un’alleanza estesa città campagna lavoratori consumatori. Oltre ai lavoratori del settore e ai cittadini consumatori, anche le persone che vivono in contesti rurali cominciano a essere consapevoli dei danni provocati all’ambiente e alla salute umana da un certo tipo di agricoltura altamente sovvenzionata dallo Stato. La mobilitazione è però iniziata. La Marcia Stop Pesticidi è una realtà in espansione mentre oltre 60 sindaci in Italia hanno attivato norme per incentivare biologico in aree urbane e zone agricole circostanti. Il gruppo No pesticidi ha consegnato una petizione firmata da 25 mila persone per chiedere maggiori tutele per le popolazioni rurali che vivono nelle vicinanze delle coltivazioni. Le richieste, presentate in occasione di una conferenza stampa alla Camera dei deputati, si concentrano sul rispetto delle distanze di sicurezza e sull’obbligo di avvisare i residenti prima di ogni trattamento ma il messaggio alla politica risulta ancora più forte e chiaro: oltre ai lavoratori del settore e ai cittadini consumatori, anche le persone che vivono in contesti rurali cominciano a essere consapevoli dei danni provocati all’ambiente e alla salute umana da un certo tipo di agricoltura altamente sovvenzionata dallo Stato.
Navdanya ha inoltre presentato ai cittadini e al sindaco di Castro dei Volsci il caso di Malles. Al referendum, più del 70% della popolazione ha partecipato e il 76% ha detto no ai pesticidi.