I “Poison Papers”, o “documenti del veleno”, recentemente rilasciati dal Centro per i Media e la Democrazia e il Progetto Resource Bioscience sono costituiti da più di 20.000 documenti, tra cui studi scientifici, riepiloghi di studi, memo e relazioni interne, discussioni strategiche e testimonianze giurate, sono stati ottenuti tramite procedimenti legali nell’ambito di contenziosi di interesse pubblico.
Dai documenti emerge come le valutazioni del rischio di tossicità di molte sostanze chimiche siano state tenute nascoste al pubblico fin dal dal 1920. Una linea di comportamento che vede come protagoniste non solo le stesse multinazionali produttrici, ma anche le agenzie nazionali di regolamentazione che dovrebbero invece tutelare la salute dei cittadini di fronte a sostanze tossiche: la US Environmental Protection Agency (EPA), il Dipartimento degli Affari Agricoli Forestali USA, la Food and Drug Administration USA, l’Amministrazione dei Veterani e il Dipartimento della Difesa.
Si evidenziano i legami profondi tra le agenzie di regolamentazione e i gruppi agrochimici come Dow, Monsanto, DuPont, Union Carbide e altre piccole aziende del settore. Gli erbicidi e gli antiparassitari (quali 2,4-D, Dicamba, Permethrin, Atrazina, l’Agente Arancio), diossine e PCB sono i più discussi e presenti nei documenti. E’ importante notare che la maggior parte di queste sostanze sono ad oggi ancora presenti sul mercato e nel nostro cibo.
Per esempio, i “documenti velenosi” rivelano come l’Agenzia americana per la protezione dell’Ambiente (EPA) mantenesse segreti gli effetti tossici di molte sostanze come le diossine, e come esse non siano state regolate dalle agenzie o non se siano stati fissati i limiti legali. Inoltre si segnalano episodi di collusione tra l’EPA e l’industria dell’informazione con l’obiettivo di modificare o eliminare i risultati della ricerche nazionali sulle diossine.
Come il dottor Jonathan Latham, direttore esecutivo del Progetto Resource Bioscience, afferma: “Questi documenti rappresentano un terreno terrificante di prove precedentemente nascoste o perse riguardanti l’attività regolatoria chimica e la sicurezza. Quello che più colpisce di questi documenti è l’entità dei casi che riguardano le attività dei regolatori. Di volta in volta i regolatori hanno istituito comitati segreti, ingannato i media e il pubblico e nascosto le prove dei rischi da esposizione per gli esseri umani ed i conseguenti danni. Queste attività segrete hanno esteso e aumentato l’esposizione umana a sostanze chimiche di cui già si conosceva il livello di tossicità“. Quando le stesse agenzie che dovrebbero proteggere i cittadini sono quelle che ci espongono ai rischi delle sostanze agro tossiche, compromettendo la scienza indipendente in nome del “capitale economico tossico”, le basi dei nostri principi democratici sono pericolosamente minacciate.
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L’Espresso, 17 agosto 2017
By Jonathan Latham – Bioscience Resource Project, 26 July 2017
100,000 PAGES OF CHEMICAL INDUSTRY SECRETS GATHERED DUST IN AN OREGON BARN FOR DECADES — UNTIL NOW
By Sharon Lerner – The Intercept, 26 July 2017
“POISON PAPERS” SNAPSHOT: HOJO TRANSCRIPT ILLUSTRATES EPA COLLUSION WITH CHEMICAL INDUSTRY
By Rebekah Wilce – Exposed By CMD, 27 July 2017