La Commissione Internazionale per il Futuro dell’Alimentazione e dell’Agricoltura è nata nel 2003 a seguito di un incontro di leader del movimento per l’alimentazione e l’agricoltura. per iniziativa di Claudio Martini, allora Presidente della Regione Toscana, Vandana Shiva, nota attivista e direttore esecutivo di Navdanya/Research Foundation for Technology, Science and Ecology e presidente di Navdanya International.
La Commissione unisce attivisti di primo piano, accademici, scienziati, politici e agricoltori del Nord e del Sud del mondo, impegnati nel creare sistemi alimentari e agricoli socialmente ed ecologicamente più sostenibili, spesso nell’ambito di movimenti della società civile, attivi nella promozione e protezione della biodiversità, della produzione e del consumo locale, della sicurezza alimentare, del diritto alla salute, dei diritti dei consumatori e dei piccoli agricoltori.
Il lavoro della Commissione è finalizzato a rendere maggiormente visibili le valide alternative sostenibili all’attuale sistema alimentare e agricolo controllato dalle grandi multinazionali dell’agrochimica, basato sulle monocoltura e strutturato sulle esportazioni. A questo scopo si impegna anche a rafforzare il movimento globale per la difesa dei semi tradizionali e di sistemi alimentari virtuosi e sani, per un mondo più’ equo e attento alla tutela dell’ecosistema.
La Commissione è impegnata inoltre nel rafforzare i movimenti per la democrazia globale attraverso il proprio supporto per la costituzione di una rete che unisca governi locali e regionali con i movimenti che lavorano per sistemi alimentari sicuri e sostenibili.
Ha pubblicato nel 2006 quattro Manifesti di ampia portata su questioni di importanza cruciale per il futuro del pianeta: il futuro del cibo, il futuro dei semi, il cambiamento climatico e la sicurezza alimentare, oltre alla necessità di nuovi sistemi di conoscenza. I Manifesti sono disponibili in quattro lingue: inglese, italiano, francese e tedesco e sono stati distribuiti in occasione di importanti vertici internazionali delle Nazioni Unite e conferenze della società civile sulla sicurezza alimentare, l’agricoltura e i cambiamenti climatici.
Nel 2015 il Manifesto Terra Viva, che indica i falsi presupposti che stanno permettendo la distruzione dei fondamenti della nostra stessa esistenza e offre un nuovo paradigma per una nuova Agricoltura, una nuova Economia Circolare e una nuova Democrazia basato su la giustizia, la dignità, la sostenibilità e la pace.
Il Manifesto Food for health (Cibo per la salute) del 2018, pubblicato da Terra NuovaEdizioni e redatto con i contributi di alcuni dei maggiori esperti internazionali nei settori dell’alimentazione e della salute, è un documento programmatico che mette in evidenza l’inscindibile legame tra alimentazione e salute ed ha come obiettivo l’elaborazione di strategie globali per superare il modello di agricoltura industriale, favorire la convergenza e l’azione dei movimenti per l’agroecologia e per la salute pubblica, per giungere a una visione comune di sviluppo sostenibile, equo e inclusivo. Il Manifesto non intende solo denunciare i limiti dell’attuale sistema produttivo alimentare e i rischi connessi per la salute umana, ma anche porsi come strumento di mobilitazione per rivendicare una transizione verso sistemi alimentari locali, ecologici e diversificati.
Il rapporto del 2019 “Il Futuro del cibo – Biodiversità e agroecologia per un’alimentazione sana e sostenibile”, riunisce esperti internazionali, raccoglie testimonianze di resistenza globale contro il sistema agroalimentare industriale, annovera esempi di buone pratiche tra agricoltori, comunità locali e organizzazioni della società civile, come parte della campagna di Navdanya International Per un cibo e un’agricoltura liberi da veleni. Il rapporto offre, in prosecuzione del lavoro della Commissione Internazionale sul Futuro del Cibo e dell’Agricoltura, una prospettiva globale e si pone come continuazione dell’analisi dei sistemi agroalimentari iniziata con la pubblicazione del Manifesto Food for Health – Cibo per la Salute del 2018.