Di Manlio Masucci, Navdanya International – L’Extraterrestre, settimanale ecologista de Il Manifesto, 27 febbraio 2025 | Fonte
Una campagna per invitare i comuni italiani ad approvare una delibera che dichiari i loro territori liberi da colture geneticamente modificate. Comuni e Regioni liberi da Ogm: è questa la campagna lanciata da Centro Internazionale Crocevia e da ARI, Associazione Rurale Italiana, e a cui Navdanya International aderisce, che invita le amministrazioni locali a dichiararsi libere dagli Ogm, compresi quelli ottenuti con le Tecniche di Evoluzione Assistita (Tea).
Dal sito delle associazioni è possibile scaricare la bozza della delibera che, una volta riadattata al contesto locale, può essere portata al voto in aula e approvata. L’iniziativa delle associazioni avviene a seguito degli incessanti tentativi dell’Unione Europea di deregolamentare gli Ogm di nuova generazione, escludendoli dalle attuali norme su tracciabilità, etichettatura e valutazione del rischio.
Una linea politica «promossa» dalla potente lobby industriale che, all’indomani dell’europeizzazione dell’americana Monsanto, acquisita dalla tedesca Bayer, ha investito ingenti risorse per promuovere la deregulation in Europa. Si tratta di una deriva politica che, secondo le associazioni della coalizione nazionale Italia libera da Ogm, minaccia la biodiversità, l’agricoltura contadina e la libertà di scelta di agricoltori e cittadini, favorendo il controllo delle multinazionali sui semi e sull’intero sistema alimentare. E’ per questi motivi che l’iniziativa bottom up, Comuni e Regioni liberi da Ogm, si appella direttamente ai cittadini e alle amministrazioni per difendere la sovranità alimentare e tutelare il proprio territorio.
A fare da apripista alla campagna, un piccolo comune dell’Italia centrale. Parliamo del Comune di Poppi in provincia di Arezzo che, primo in Europa, ha approvato all’unanimità una delibera per dichiarare il proprio territorio libero da Ogm. Il Comune di Poppi ha recentemente organizzato, con il supporto di varie organizzazioni fra cui quella del biodistretto Casentino, un evento invitando, fra gli altri, Salvatore Ceccarelli, genetista di fama internazionale, e Stefania Grando.
Ma non è questa l’unica iniziativa. Fra i testimonials della lotta contro gli Ogm, non poteva infatti mancare la presidente di Navdanya International, Vandana Shiva, il cui filmbiografico The Seeds of Vandana Shiva verrà prossimamente proiettato proprio a Poppi e, il prossimo 2 marzo, presso il mercato contadino di Manziana, in Provincia di Roma, organizzato dall’associazione Articulturae. In questa occasione verrà inoltre presentato il libro di Francesco Paniè e Stefano Mori, Perché fermare i nuovi Ogm, edito da Terra Nuova Edizioni.
Gli organizzatori del mercato contadino di Manziana hanno già lanciato la proposta di estendere il bollino Liberi da Ogm anche alle reti dei mercati contadini nazionali. Sono queste solo alcune delle tante iniziative che si stanno diffondendo a livello nazionale e internazionale per cercare di arginare una deriva che porterebbe vantaggi solo alle multinazionali del settore mettendo ancora più in difficoltà l’agricoltura contadina e a serio rischio l’agrobiodiversità agraria.
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